Caro Sappatore,
Come consulente o ancora prima come analista si è di fronte molto spesso a strane richieste soprattutto da parte di utenti che non conoscono e non vogliono conoscere le funzionalità SAP.
Premesso che il flusso Acquisti, benché sia uno dei più semplici moduli all'interno del micro-universo MM (Materials Management), presenta delle intemperie legate al suo sfogo naturale che riguarda la fatturazione passiva.
Ma andiamo con ordine, secondo voi è possibile registrare una fattura passiva attraverso la temuta transazione MIRO di SAP direttamente su un contratto, senza avere generato l'ordine di acquisto o "attestato" successivo?
Di fronte questa domanda, da buon sappatore ho risposto subito senza nemmeno pensare.
"No, non è possibile!".
Riflettendoci su, la MIRO non presenta nessuna scheda su cui inserire il contratto e quindi la risposta data era corretta, però subito dopo il buio ... come è possibile che SAP non riesca a gestire questa possibilità?
Ed invece SAP riesce a gestire questa possibilità, infatti la soluzione di qualsiasi problema è, rullo di tamburi, CUSTOMIZING.
Ma dove andare a cercare nella transazione SPRO e inserire questa opzione, bene sempre nel modulo MM - Gestione Materiali in una delle mille arterie che sgorgano dal ramo Fattura in entrata ed attivare registrazione diretta nei contratti.
Tutto qui, mettendo questo stupido flag si attiva la funzionalità.
E quindi dopo il contratto creato e rilasciato se il vostro sistema prevede questo step si può registrare direttamente la fattura passiva. Ormai che ci siamo vediamo anche questo passaggio.
In MIRO per magia si è materializzata la quarta scheda con la possibilità di legare la fattura passiva al contratto SAP.
martedì 13 novembre 2018
Mantenete le Traduzioni SAP, figli di P.
Caro Sappatore,
E’ evidente che i progetti soprattutto quelli che riguardano le implementazioni di ERP Aziendali quali colossi come SAP sono estremamente difficili e complicati, soprattutto se le tempistiche si accorciano date da commerciali poco capaci.
Uno dei problemi che si riscontra nel panorama italiano costituito da piccole se non piccolissime aziende che lavorano da artigiano e non da società è il non mantenimento delle traduzioni dei testi utilizzati nella struttura che viene mantenuta in fase di sviluppo dell’ERP Aziendale.
Questa guida serve a dare le basi, specialmente alle “Spinazze” termine utilizzato per chi entra come consulente SAP (povero lui!) e si trova a dover gestire l’inserimento dei testi in un oceano immenso e sconfinato quale SAP.
Molto spesso essendo che l’azienda lavora in un contesto regionale a cosa serve mantenere le traduzioni in inglese?
Tutto sbagliato!
Prima di tutto un sistema mantenuto in sola lingua italiana nell’anno 2018 che senso ha, ma la principale idea di fondo è che se per sbaglio accediamo al sistema selezionando un’ulteriore lingua l’effetto è disastroso.
Infatti i testi mantenuti in una sola lingua scompaiono se nel sistema si accede selezionando un’ulteriore lingua.
Molto spesso vi è necessità di accedere in lingua inglese per seguire i famosi blog di SAP dove vengono spiegati i vari passaggi per innestare nuovi processi o modifiche date da pessimi e improvvisati consulenti o geni del male.
Quindi quando succede, citando Coez “Amami o faccio un casino”, perdete cinque minuti e aggiungete le traduzioni per mantenere un sistema pulito e non di m.
Per far ciò basta selezionare il testo con la descrizione vuota e tramite la barra menu selezionare l’opzione “Translation” o “Traduzione”.
Il sistema vi proporrà un popup, molto semplicemente mantenete lo stesso testo o se siete degli assi con Google Translate procedete con la traduzione richiesta.
A questo punto procedete con i salvataggi richiesti e continuate a sappare, mi raccomando.
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